MEDEA CURATA
di Serena Ciccone

L’atto, molto intimo e personale, consiste nel proiettarmi sul corpo una serie di acquerelli narranti un aborto. Ne sono scaturiti una serie di movimenti durante i quali ho indagato quelle macchie che quasi sembravano ferite dolorose. Benché fosse semplicemente una prova, ho deciso di tenere quella documentazione perché mi sembrava autentica e fedele al mio personalissimo vissuto, anche dal punto di vista estetico. Ho intitolato il video Medea n. 3 perché la realizzazione degli acquerelli è stata una riflessione sul mito di Medea e sulla lettura che ne fece Artemisia Gentileschi